![]() POLISGRAMMA/UTOPIA DEL COMPRENDERE
Arte e Filosofia alla Biblioteca Nazionale Centralemercoledì 25 ottobre 2006
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. Un allestimento formato da vari interventi di arte visiva
nei giardini della Biblioteca Nazionale Centrale dal titolo “Polisgramma/Utopia
del comprendere” sinergia tra ARTE (Gruppo 12) e FILOSOFIA (la prof.ssa
Donatella Di Cesare docente di Filosofia del Linguaggio all’Università
di Roma La Sapienza, autrice del saggio “Utopia del comprendere” appunto).
Ne risulta un interessante e coinvolgente percorso, ricco
di informazione, di storia e di rimandi “trasversali”, architettura, arte,
pensiero e linguaggi.
![]() Il nome POLISGRAMMA (parola composta dalla parola greca polis-città e gramma - sostantivo derivato dal verbo grafo- scrivere, incidere) deriva dal titolo dato ai primi interventi del gruppo nel lontano maggio 1988, sulle recinzioni del cantiere Metrò di Castro Pretorio, poi su quelle del cantiere della stazione Termini; così il primo intervento del gruppo risale proprio a questo spazio antistante la Biblioteca Nazionale Centrale, reso possibile dalla disponibilità della dott.sa Giorgetti, allora direttrice della Biblioteca, che ne intese la novità. Novità riguardanti non tanto l’operazione del dipingere su muri e recinzioni, peraltro provvisori, ma l’intento estetico di riqualificare l’ambiente, partendo da un luogo deputato alla cultura come la Biblioteca Nazionale Centrale per estendersi a tutta la città, nei suoi luoghi di maggiore “sofferenza ambientale”. Come ci spiega l’artista Donata Buccioli “Su lamiere di recinzione, in spazi pubblicitari, lungo percorsi obbligati di stazioni ferroviarie e vicoli medievali, in fabbriche abbandonate e antichi fori, in un penitenziario, in un brefotrofio con la ruota: mai in luoghi deputati. Da venti anni il Gruppo 12 lavora per le strade della città nel tentativo di recuperare un antico rapporto tradito e mistificato: quello dell’uomo con il suo habitat. E’ stata un’utopia la nostra? Forse...Ma è stato proprio questo lungo percorso accidentato a consentirci di tornare oggi alla Biblioteca Nazionale, dove era iniziata la nostra avventura. Allora c’erano, con le loro recinzioni, gli interminabili lavori per la Metropolitana: adesso la trasformazione è stata completata e il nostro intervento di arte visiva sarà accolto dai giardini che accompagnano gli studiosi fino all’ingresso della Biblioteca. Anche noi non siamo più quelle del 1986. Ma siamo qui proprio perché l’ideale che ci ha spinto a cominciare e proseguire malgrado tutte le difficoltà è sempre vivo nel nostro operare. Forti delle parole di H.G. Gadamer in “ Verità e metodo”: “..nell’esperienza dell’arte è presente una pienezza di significati che non appartiene solo a questo particolare contenuto od oggetto, ma che sta a rappresentare il significato totale della vita..” Utopia e ricerca estetica, come rinnovamento della forma,
ma anche dei linguaggi, poiché in un mondo dove la complessità
rischia di frantumare e/o di omologare una realtà sempre più
difficile da gestire, per raggiungere soprattutto l’effettivo benessere
psico-fisico dei suoi abitanti e quindi un pensiero limpido nel quale Utopia
significhi soprattutto Progetto, bisogna fare continuo esercizio di comprensione,
di ricerca, di memoria dopo Auschwitz (divenuto simbolo di ogni genocidio)
verso il dialogo e l’accettazione della diversità (etniche, culturali,
fisiche ecc) esercizio che arricchisce la mente ed apre nuovi orizzonti
di comprensione e riflessione.
Nel catalogo in distribuzione nella stessa Biblioteca le artiste ospiti: Gabriella di Trani e Rosanna Lancia. Gli artisti del Gruppo 12: D.Buccioli, G.Caporali, F.Corsi, M.Corteggiani, E.Diamanti, G.Gandini, G.Porpora, M.L.Ricciuti, F.Rossi De Gasperis, G.Sernia. In catalogo testi di O. Avallone, V. Biasi, D. Buccioli, M. Corteggiani, D.Di Cesare e dei filosofi I.Bahbout, C.Bisignano, N.Bonimelli, M.Carassai, L.Giudici, C.Guarnieri, F.Lopiparo, F.Loscialpo, S.Proietti, N.Zevi. .
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